Rimozione delle ghiandole salivari linfonodi e cicatrici
Perché vengono rimosse le ghiandole salivari?
Le ghiandole salivari possono essere infettate o bloccate (in presenza di tumore) e possono contenere pietre salivari che si formano quando le sostanze chimiche nella saliva si accumulano nel condotto o ghiandola.
L’intervento viene eseguito rimuovendo una parte o tutta la ghiandola colpita. La rimozione della ghiandola salivare può essere condotta per selezionare e analizzare successivamente la problematica tumorale tramite esame istologico.
Le complicanze sono piuttosto rare, ma la procedura non garantisce la totale assenza di rischi.
Rimozione delle ghiandola salivari
Prima dell’intervento, il medico deve conoscere il quadro clinico del paziente, presente e passato e può prescrivere alcune analisi del sangue. Inoltre il paziente è tenuto a informare il medico su eventuale assunzione di farmaci poiché una settimana prima dell’intervento potrebbe essere richiesto di interrompere la cura farmacologica soprattutto quando si sta usando aspirina o altri anti-infiammatori (buprofene, naproxene, etc), anticoagulanti (warfarin) o antiaggreganti piastrinici come il clopidogrel.
La parotidectomia è l’intervento chirurgico per la rimozione dei tumori (benigni o maligni) e delle infezioni croniche della ghiandola parotide. Il chirurgo applica una incisione a livello della loggia parotidea rimuovendo o il lobo profondo e il lobo superficiale della parotide (parotidectomia totale), solamente il lobo superficiale (parotidectomia superficiale o laterale) o asportando esclusivamente il tumore (enucleoresezione). L’operazione, nei casi dove si renda necessario, viene associata ad un intervento di svuotamento linfonodale del collo.
L’intervento è eseguito in anestesia generale e prevede l’applicazione di un drenaggio che deve essere tenuto in sede per 2 o 3 giorni.
La scialoadenectomia sottomandibolare è l’intervento chirurgico a cui è necessario ricorrere in caso di tumori (benigni o maligni) ed infezioni croniche della ghiandola sottomandibolare, sulla quale scorre il Marginalis Mandibulae, un ramo del nervo facciale che è responsabile della motilità della metà del labbro corrispondente al nervo. L’intervento è spesso associato allo svuotamento linfonodale del collo e viene realizzato con una incisione al di sotto dell’arco della mandibola con successiva asportazione della ghiandola. L’operazione è completata dall’applicazione di un drenaggio per scaricare i liquidi ematici che può essere rimosso dopo qualche giorno ed è sempre realizzata in anestesia generale.
Rimozione dei linfonodi
Lo svuotamento linfonodale del collo riguarda la rimozione dei linfonodi e del tessuto adiposo circostante. Quest’intervento chirurgico rappresenta un’azione fondamentale nel trattamento di chirurgia oncologica del collo perché consente di asportare i linfonodi sede di metastasi o ad alto rischio metastatico , nonché rimuovere i tumori delle vie aeree e digestive.
L’intento dello studio è quello di proporre l’intervento più indicato e meno invasivo possibile sempre mantenendo il criterio oncologico.
Lo svuotamento dei linfonodi può essere radicale, quando si rimuovono tutti i livelli linfonodi del nervo accessorio spinale, della vena giugulare interna del muscolo sternocleidomastoideo; selettivo quando lo svuotamento permette di rimuovere solo alcuni livelli di linfonodi relativi all’area tumorale e alla diagnosi negativa.
Durata intervento e post-operatorio
La rimozione delle ghiandole viene spesso eseguita a regime ambulatoriale e laddove richiesto può essere necessario riposare una notte in ospedale. Come riportato in precedenza, l’intervento può essere associato all’operazione di svuotamento linfonodale del collo e la durata complessiva dipende dal tipo di ghiandola salivare che deve essere rimossa e dalla relativa necessità di agire anche sui linfonodi.
Nei casi di ghiandole di piccola entità l’operazione può richiedere meno di un’ora, nelle situazioni più complesse può durare anche fino a 4/5 ore. Quando si tratta di rimuovere ghiandole più piccole, il medico suggerisce l’anestesia locale. Nel periodo di recupero sono prescritti antidolorifici per contrastare dolore e indolenzimento.
Il medico controlla il funzionamento dei muscoli facciali, chiedendo al paziente di sorridere o assumere diverse espressioni.
Illustra come avere cura del drenaggio e spiega dettagliatamente il decorso post-operatorio da seguire a casa e le relative tempistiche
di recupero. Quando il paziente torna a casa deve avere cura di mantenere l’incisione pulita (si consiglia l’applicazione di perossido di
idrogeno con un tampone di cotone due volte al giorno, per cancellare l’area intorno alla ferita), pulire con acqua e sapone e curare
con pomata antibiotica la zona dell’operazione. È molto importante chiedere al medico quando è possibile fare la doccia o esporre
all’acqua l’area coinvolta.
Trattamento di rimozione cicatrici
Con il sistema d’avanguardia Laser CO2 di cui dispone lo studio Thielen, è possibile intervenire in modo non chirurgico, non invasivo e indolore sulle cicatrici antiestetiche presenti sia sul corpo che sul viso che possono risultare. Il dottore esegue prima un’accurata visita per individuare il tipo di cicatrice (depressa, rialzata, ipertrofica o ipotrofica) e il numero di sedute necessarie per il trattamento.
Le cicatrici di piccola e media entità possono risolversi in genere con 5 sedute, ma è bene specificare che il numero di sedute e la durata del trattamento varia a seconda del tipo e della grandezza della cicatrice.
La luce ad elevata energia che emette il Laser CO2, viene concentrata sulla zona da trattare per permettere al tessuto vascolare della cicatrice di assorbirla in modo selettivo. Il raggio laser distrugge il tessuto fibroso, permettendo la naturale eliminazione del pigmento dell’epidermide. Nei giorni successivi la zona trattata può arrossarsi, ma nell’arco di pochi giorni viene ristabilito il colore naturale della pelle. L’esito finale mostra come il nuovo tessuto rigenerato sostituisca il precedente tessuto mal cicatrizzato.
Per questo intervento non è necessario nessun ricovero e anestesia. Ogni seduta dura circa 15 minuti e il recupero è immediato.
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Dr. Thielen Henrik
P.I. 10699070586