Riduzione o asportazione di adenoidi e tonsille

Adenoidectomia, Tonsillectomia o Tonsillotomia, attraverso la radiofrequenza bipolare fredda.

Si tratta di una nuova tecnica per la rimozione rapida e precisa del tessuto tonsillare con minimi effetti termici alle aree circostanti, evitando l’utilizzo della lama del bisturi e consente una notevole riduzione dei disturbi per il paziente, in particolare del dolore postoperatorio.

La radiofrequenza bipolare fredda è utilizzata anche per la chirurgia legata ai disturbi respiratori in sonno (Uvulo-palato-faringoplastica, Tonsillotomia/ Tonsillectomia, base lingua).
In alcuni periodi dell’anno, in corrispondenza dei cambi di stagione e con gli sbalzi di clima, si manifestano mal di gola acuti che, talvolta, sfociano in tonsilliti vere e proprie.

Le epidemie virali respiratorie stagionali sono favorite dalla frequentazione di ambienti affollati e chiusi, così come dalla frequentazione di ambienti all’aria aperta con soventi sbalzi di temperatura. Ambienti che sottopongono un organo delicato come la gola a forme infiammatorie più o meno gravi.

Le forme infiammatorie si differenziano in adenoiditi, faringiti, tonsilliti, laringiti e tracheiti. La corretta distinzione del grado e forma d’infiammazione permette al medico di predisporre il corretto piano terapeutico a base di cure adiuvanti topici e sistemici (p.e. decongestione nasale, lavaggi, aspirazione di secrezioni, inalazioni, trattamenti con microonde ecc.), fitoterapeutici o omepatici, antinfiammatori o antistaminici tradizionali o addirittura antibiotici e cortisonici.

Quando è indispensabile eseguire una Tonsillectomia

Solitamente l’intervento di tonsillectomia si esegue quando, in un ristretto periodo di tempo, si sono verificati diversi episodi infiammatori tonsillari. Si parla di più di 4-6 tonsilliti febbrili in un anno. Particolarmente pericolose sono le tonsilliti da Streptococco ß-emolitico di gruppo A (=scarlattina) perché possono provocare una febbre reumatica con sintomi muscolo-tendinei ed articolari, renali e cardiali. Per accertare questa diagnosi si eseguono analisi ematiche e tamponi faringei.

Tonsillectomia con radiofrequenza monopolare o bipolare

Questa tecnica all’avanguardia, introdotta recentemente in Italia, permette di operare il paziente senza l’ausilio del bisturi e di rimuovere rapidamente e accuratamente il tessuto tonsillare evitando il sanguinamento. Ciò consente di ridurre al minimo i disturbi post-operatori per i pazienti oltre che l’uso di analgesici o antidolorifici, assenze scolastiche o lavorative.
Questo si traduce in una ripresa post-operatoria molto più rapida, dovuta al minor trauma esercitato dalla radiofrequenza rispetto al bisturi e all’assenza di punti di sutura.

Evitare la tonsillectomia

In alcuni casi è possibile scongiurare la completa asportazione delle tonsille, soprattutto quando il paziente è in età pediatrica, ed eseguire un’asportazione parziale.

Si effettua un rimodellamento e successiva pulizia, permettendo al paziente di respirare meglio anche in fase d’infiammazione delle tonsille, evitando ostruzioni respiratorie notturne dovute all’ostruzione tonsillare. La guarigione è sicuramente più rapida rispetto alla tonsillectomia completa, così come sono certamente più lievi i fastidi durante e dopo l’operazione.

Quando è indispensabile eseguire una Adenoidectomia

Anche le adenoidi sono soggette a infiammazioni e possono causare ostruzioni respiratorie con conseguente malformazione secondaria del palato e mascellare superiore.

L’organo più frequentemente coinvolto è l’orecchio. Questo si manifesta attraverso otiti catarrali ricorrenti e ridotta capacità uditiva fino alla sordità. Un esame audiometrico e impedenziometrico consente di verificare questa condizione.

L’infiammazione delle adenoidi risulta molto più frequente nei bambini e inizia attorno all’età di 2,5 anni, ma non è raro riscontrare tale patologia in pazienti adulti.

Una diagnosi di ipertrofia adenoidea, ottenuta attraverso un esame a fibre ottiche, permette inoltre di quantificare il grado di ostruzione naso-faringea, consentendo una programmazione selettiva del tessuto adenoideo che deve essere rimosso.

L’intervento viene eseguito sotto controllo endoscopico possibilmente tramite radiofrequenza.