Neuralterapia secondo Huneke
Si tratta di una tecnica sviluppata negli anni 40 dai medici tedeschi Walter e Ferdinand Huneke, riscoperta dalla medicina moderna come soluzione efficace per combattere i dolori e altre problematiche.
Molti anni fa, i due medici inietteranno un anestetico locale contenente procaina, in una vecchia cicatrice infiammata di un paziente che che soffriva un’infiammazione cronica alla spalla sinistra e che già avevano cercato di curare senza risultati. A seguito dell’iniezione ci fu un effetto immediato e quasi prodigioso: l’infiammazione cronica sparì nello stesso momento in cui la soluzione entrò in circolo. Il dottor Huneke comprese che era la cicatrice a impedire la guarigione della spalla e che la stessa era causa di un altro problema.
La neuralterapia moderna utilizza anestetici locali più efficaci di quelli del passato e si basa proprio sul concetto che un “campo perturbato” (la cicatrice) possa provocare problemi di salute e dolori anche se molto distante dalla sua posizione: una cicatrice sotto al piede può causare dolori alla testa, ad esempio.
Questi campi di disturbo che solitamente sono riconducibili a cicatrici da taglio, da operazioni chirurgiche, da focolai infettivi, da processi infiammatori cronici come sinusiti, tonsilliti, traumi etc, sono la causa di altrettante problematiche.
Quali problemi o patologie possono essere trattati con la Neuralterapia?
La Neuralterapia può risolvere alcune manifestazioni non dolorose come allergie, vertigini e acufeni, problemi tiroidei. Trattandosi di un approccio olistico sia nella diagnosi che nella successiva terapia, il paziente viene coinvolto e considerato come unità; il trattamento non si riduce quindi alla sola cura di patologie dolorose ma tiene in considerazione il quadro completo delle disfunzioni dell’organismo.
La neuralterapia, è funzionale al trattamento di diversi disturbi come:
- forme reumatiche,
- artrite e artrosi,
- cervicalgia, lombalgia, sciatalgia e infiammazioni articolari,
- psoriasi ed eczemi,
- rinite allergica e asma,
- otiti croniche, labirintiti, acufeni, sindrome di Meniére, vertigini,
- ipotiroidismo, ipertiroidismo.
Quali sono i campi perturbati e come si fa a riconoscerli?
I campi perturbati possono trovarsi in tutto il corpo, solitamente derivano da una ferita o da un trauma, anche di natura mentale, che ostacolano il sistema Neurovegetativo.
Risulta relativamente semplice individuare i “campi di disturbo” perché causano dolore e impotenza funzionale; in alcuni casi risulta più complesso individuarli poichè possono essere silenti e solo grazie ad un’attenta analisi clinica del paziente si è in grado di riconoscerli.
Effetti della cura, risultati ed effetti collaterali
Il risultato è spesso definitivo o di lunga durata a seconda delle condizioni cliniche del paziente e della gravità della disfunzione. Anche il numero delle terapie necessarie è relazionato al quadro clinico e all’importanza del problema. Se la tecnica viene applicata in modo corretto, gli effetti collaterali sono da considerarsi rari.
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Dr. Thielen Henrik
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