Otochirurgia

L’otochirurgia si distingue in funzionale e correttiva. Per intervento funzionale dell’orecchio s’intende un’operazione chirurgica che consenta il recupero dell’udito naturale. Ripristinando le funzioni svolte dalle membrane timpaniche e dagli ossicini dell’orecchio, otteniamo una correzione funzionale e il ripristino della normale funzione uditiva.

Quando non è possibile eseguire un intervento funzionale, si procede correggendo e amplificando il suono, attraverso delle protesi, senza quindi ripristinare le funzioni dell’orecchio in maniera naturale. In questo caso si parla di otochirurgia correttiva. Si utilizzano delle protesi da impiantare nell’orecchio medio, attraverso le quali vengono corrette sordità trasmissive, miste o neurosensoriali, senza ripristinare le funzioni naturali, ma amplificando i suoni che vengono inviati alle cellule acustiche.

La prevenzione delle otiti in età infantile non è possibile, mentre le otiti infantili possono essere curate. Le cause di una sordità infantile sono molteplici, dalla trasmissibilità genetica come nel caso delle sordità neurosensoriali, alle sordità legate a complicanze insorte prima e durante il parto. Queste cause sono difficilmente prevedibili mentre possono essere diagnosticate precocemente, attraverso lo screening neonatale.

Le preoccupazioni maggiori di un paziente che si avvicina a un intervento all’orecchio sono legate ai rischi e complicanze.

Stiamo parlando di un intervento microchirurgico su un organo sensoriale, questo è vero, ma grazie all’evoluzione in campo medico, sia per quanto riguarda i rischi sia le complicanze, il medico è perfettamente in grado di limitare al minimo i rischi.

Le complicanze operatorie sono praticamente scongiurate sia per mezzo degli antibiotici, sia per mezzo di tecniche operatorie e strumentazioni tecnologicamente avanzate che allontanano ogni tipo di rischio. Le nuove tecnologie inoltre hanno permesso la realizzazione di straordinari ausili come i microscopi di ultima generazione, che consentono allo specialista di intervenire e riconoscere con precisione le strutture sulle quali andrà ad operare, riducendo le possibilità di errore quasi allo zero assoluto.
Attraverso l’uso di antibiotici e gli enormi progressi nel campo delle protesi biocompatibili, è definitivamente scongiurato anche il rischio d’infiammazioni o, come detto, di contrarre infezioni.

Questa operazione non richiede nessuna preparazione particolare. Un’eccezione si deve fare per quelle operazioni necessarie a causa di un’infezione. Il medico in questo caso predisporrà un piano di cura dell’infezione, causa della sordità. La cura dovrà proseguire fin quando larea infetta non risulti completamente asciutta. Una volta risolto il problema dell’infezione, l’intervento non richiede nessuna preparazione particolare. Sarà il medico a fornire tutte le indicazioni al paziente, caso per caso.

Il decorso postoperatorio prevede una responsabilizzazione del paziente, che deve fare attenzione a effettuare la pulizia della parte senza bagnarla, evitare di sottoporsi a sbalzi di pressione, causati a volte anche dal prendere aerei o treni ad alta velocità.