Timpanoplastica

Si tratta di un’operazione microchirurgica che ha l’obiettivo di ripristinare l’integrità della membrana timpanica e della catena ossiculare dopo casi di otite media cronica. L’intervento è indicato quando l’infezione ha causato il perforamento della membrana del timpano e ha danneggiato mucosa e ossicini.
Tecnica chirurgica
L’intervento viene svolto attraverso il microscopio operatorio. Il medico chirurgo asporta il tessuto infiammatorio ed eventuale colesteatoma dalle strutture dell’orecchio medio (cassa del timpano e cellule mastoidee). Successivamente viene prelevata una sezione cartilaginea dell’orecchio operato del paziente, o una parte della fascia muscolo temporale per poter ripristinare la membrana timpanica.

Timpanoplastica con mastoidectomia
Spesso e quando possibile, l’intervento è abbinato all’operazione di mastoidectomia, cioè una pulizia chirurgica dell’osso posto dietro l’orecchio, per la quale è necessario effettuare un incisione pre o retroauricoloare e quando necessaria, l’apertura delle cellule mastoidee. Quando l’infezione risulta di una certa entità, può interessare l’osso mastoideo producendo fenomeni distruttivi di osteite (infezione dell’osso) creando un tessuto di granulazione irreversibile.
La stessa problematica è valida per il colesteatoma che crescendo in maniera rapida può seriamente causare danni permanenti all’organo
dell’equilibrio, dell’udito e al nervo facciale. In questi casi è assolutamente indicato abbinare la timpanoplastica alla mastoidectomia.
Diversamente, nell’otite cronica senza colesteatoma di solito non è necessario eseguire una mastoidectomia.
Timpanoplastica in tempo unico
Si tratta del caso in cui viene svolta un’unica operazione che elimina l’infezione, la perforazione della membrana timpanica viene riparata e si
ricostruisce la catena ossiculare con l’obiettivo di migliorare così l’udito.
Timpanoplastica a stadi
Nei casi di colesteatoma si rende sempre necessario l’intervento di timpanoplastica a stadi, mentre quando l’otite non è abbinata alla presenza
di colesteatoma è necessario intervenire a stadi solo nei casi dove non è possibile ripristinare il meccanismo uditivo e la membrana durante lo
stesso intervento.
Viene realizzato un primo intervento in grado di debellare la malattia e procedere con la ricostruzione del timpano. Per facilitare il recupero e la
cicatrizzazione il medico applica un piccolo rivestimento di silicone nella mucosa, evitando così aderenze cicatriziali.
Dopo questa prima operazione e dopo la completa guarigione, comunemente dopo circa 8-12 mesi, viene portato a termine l’iter operatorio con
il secondo intervento funzionale per la ricostruzione della catena ossiculare ed il ripristino della funzione uditiva.
Timpanoplastica associata a mastoidectomia con tecnica chiusa
Con la tecnica chiusa si cerca di ripristinare la situazione anatomica originale dell’orecchio, conservando la parete ossea del canale uditivo oppure ricostruendola quando
essa risulta danneggiata. Dopo la pulizia microchirurgica, la mastoidectomia consente di ottenere una cavità ampia e regolare di tutte le cellule ossee della mastoide che
risulterà così libera dal tessuto patologico. Questo processo non procura alcun disturbo al paziente e riuscirà ad evitare che la cavità mastoidea possa ammalarsi
nuovamente in forma cronica.
Timpanoplastica associata a mastoidectomia con tecnica aperta
In alcuni casi è indicato l’intervento di timpanoplastica associata a mastoidectomia eseguita con tecnica aperta. In questo caso l’operazione prevede che la parete del condotto uditivo venga asportata e la cavità mastoidea venga posta in comunicazione con l’esterno attraverso l’apertura del meato acustico, efficacemente allargato con una specifica tecnica di rimodellamento (la concomeatoplastica)
La scelta di una timpanoplastica realizzata con tecnica aperta o chiusa viene discussa dal medico con il paziente solo dopo una precisa valutazione di importanti indicatori medici, come ad esempio l’età, le condizioni di salute generiche del paziente, la capacità uditiva dell’altro orecchio o l’eventuale presenza di precedenti interventi otologici.
Tecnica di Bondy Modificata
E’ una timpanoplastica con tecnica aperta che si esegue in presenza di colesteatoma in particolare nei colesteatomi epitimpanici con pars tensa della membrana timpanica intatta e buon udito preoperatorio. La tecnica originale di Bondy è stata notevolmente migliorata e oggi consente di risolvere, in un unico intervento, sia le problematiche connesse al colesteatoma sia l’integrità della catena ossiculare, mantenendo l’udito pre-operatorio in oltre il 90% dei casi.

Tempi di recupero
Nei pazienti che hanno superato i 16 anni di età questi interventi, in accordo con il medico, possono essere effettuati in anestesia locale.
Solitamente il medico suggerisce l’anestesia generale per i bambini e per i pazienti particolarmente apprensivi.
Sono previsti 2-3 giorni di degenza ed il paziente potrà riprendere il lavoro dopo 7-10 giorni. Il recupero uditivo avviene solitamente dopo qualche settimana e risulta definitivo quando si ottiene la completa guarigione.
Quando viene deciso di stadiare l’intervento, la prima operazione viene effettuata per via retroauricolare con conseguente bendaggio che il paziente dovrà portare per alcuni giorni. Il secondo intervento invece si effettua normalmente dopo 6-12 mesi per via endoauricolare, senza incisioni visibili e con anestesia locale.
Il secondo stadio operatorio è molto più breve e consente una rapida ripresa delle normali attività lavorative.
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Dr. Thielen Henrik
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